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Sutri ci è sembrata all’inizio molto piccola; tuttavia, visitandola, abbiamo scoperto che è abbastanza grande ed ha una bella piazza. Tra Simone che correva dietro ad ogni ragazza, e Stefano che faceva altrettanto con i gatti, abbiamo girato per il paese, tornando poi al duomo. Dopo la S. Messa delle cinque, ci siamo incamminati per Fontevivola, con un leggero ritardo. All’inizio di via delle Viole, Marco è venuto a prendere le nostre tende e noi abbiamo proseguito spediti fino al ranch. Dopo aver velocemente montato la tenda, abbiamo acceso il fuoco, in compagnia dei nostri simpatici “ospiti”. Beh, che dire, Simone stava impazzendo (più del normale?) mentre cercava di eseguire all’unisono le direttive del Caposquadriglia, che prima gli diceva di andare a sbattere due uova, e poi di andare a far legna; Stefano invece si era ritirato in una solitaria pesca, imitando Sampei mentre rimaneva seduto su un sasso e cuocere il pane Scout con un bastone sul fuoco. Dopo aver mangiato abbiamo fatto un breve fuoco, verso le undici, cantando a squarciagola nonostante l’orario e la stanchezza, dovuta alla bella camminata fatta nel pomeriggio; infine siamo andati a dormire verso le undici e mezza. La mattina, dopo la solita routine, abbiamo iniziato la nostra impresa: ci siamo cimentati nella costruzione di un ponte. Tra Stefano, soprannominato “Sgara saccocce” da Caper e da Super Mario e “Vendi pizzette” dal Capogruppo, e NellO, che con il suo martellO colpiva ogni cosa (soprattutto le sue dita) tranne i chiodi, l’impresa stata completata, ed ora necessita soltanto di qualche rifinitura e decorazione. Dopo aver salutato e ringraziato Nanni, Caper e Super Mario, che ci hanno ospitato, e dopo aver consumato un leggero pasto, ci siamo incamminati verso la fermata del cotral; lì, dopo aver ricevuto i complimenti dal Capogruppo e da Caper per la rapida camminata, abbiamo finito il pranzo ed aspettato il cotral per circa un’ora e mezza, visto che la partenza del primo era stata annullata mentre il secondo si era guastato per strada… Quindi, dopo aver preso il cotral, siamo tornati a casa molto stanchi per il lavoro e per la camminata, ma portando sulle spalle, oltre a zaini e tenda, bei ricordi e molte nuove, utili tecniche.
Realizzazione impresa:
Per costruire il nostro ponte, in primo luogo abbiamo preso il materiale necessario con Marco e Nanni: due martelli, chiodi a volontà un macete, una zappa, un’ascia da legna, due mazzette, quattro blocchetti di tufo, due filagne da circa tre metri, quattro filagne da un paio di metri, qualche filagnotto, e numerose tavole. Preso il materiale, abbiamo scelto un luogo appropriato sul fiumiciattolo per poter costruire il ponte, e ci siamo messi all’opera: prima di tutto abbiamo preso le misure, decidendo che la luce fra le due filagne sarebbe stata di settanta centimetri. Quindi abbiamo posizionato i blocchetti di tufo di conseguenza, scavando ed incassando un po’ questi nel terreno; fatto ciò abbiamo posizionato sopra le filagne riprendendo la luce. Contemporaneamente abbiamo fatto la punta alle quattro filagne da due metri con il macete, e poi le abbiamo piantate nel terreno, obliquamente rispetto alle filagne orizzontali sui mattoncini di tufo: queste filagne piantate nel terreno servono a far scaricare il peso al centro del ponte di lato, in modo che questo non si spezzi quando qualcuno ci sale. Abbiamo ovviamente fissato queste filagne oblique a quelle verticali, e poi abbiamo iniziato a tagliare le assi: le abbiamo tagliate tutte lunghe circa un metro. Quindi, presi martelli e chiodi, abbiamo fissato queste tavole alle filagne, passando nel fiume per far ciò. Alla fine abbiamo provato il ponte diverse volte camminandoci sopra: risultava stabile, nonostante fossimo in tanti sopra di esso.
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