13-14 Gennaio 2007

PERETO, 13-14 Gennaio 2007

Prima uscita di clan del nuovo anno. Dopo un estenuante viaggio in corriera gli 11 presenti del clan giunsero a Pereto, luogo in cui i supremi capi Vincenzo e Pippi consegnarono loro una accuratissima cartina con segnata la meta da raggiungere entro la sera stessa: "Fonte Lubro". I nostri eroi si misero nelle mani dell'esperto topografo Marco D'alano ma, come è ormai risaputo, anche i più grandi geni possono sbagliare, infatti colui che doveva guidare il clan interpretò male la scala 1:25000 convincendo se stesso e i suoi compagni che significasse 1cm = 2,5 km! Ma in realtà, come saprete tutti, il significato della scala è 1cm = 250 m! E fu così che i nostri grandi eroi camminarono senza sosta per ore e ore finchè, resisi ormai conto della gravità della situazione, non ricevettero l'aiuto della direzione che li traghettò a destinazione. Così gli 11 ragazzi si rifocillarono con una calda cena cucinata alla trappeur, si confrontarono con una profonda riflessione spirituale e finalmente andarono a dormire al calduccio nei loro igloo strategicamente posizionati. Il mattino seguente ripartirono, avanzando con decisione sotto il sole crescente del mattino, per arrivare dopo soli 5,5 km di cammino alla tanto desiderata destinazione: il cartello "Campocatino"! Espletate le direttive della missione loro affidata, ricevettero senza alcun problema (non è ironico!) la segnalazione morse che indicava loro il luogo ove avrebbero trovato il tanto agognato pasto: polletti e patate da cucinare alla trappeur o con l'ausilio delle sempre utili gavette. Così dopo un lauto pasto e una battaglia a colpi di "corpi contundenti maleodoranti", i nostri eroi tornarono al famigerato cartello dove trovarono i loro amati capi con una calda e gustosa sorpresa: caffè, cacao, latte, dolcetti e la sempre presente bottiglia di Nero d'Avola e Sangiovese. E fu così che i componenti del magnifico Clan Croce del Sud tornarono finalmente sani e salvi alle loro accoglienti case.

                                                                                                                                                    autore dell'articolo: Gabriele Rosati

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