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Questo è il resoconto della fantastica uscita del noviziato del clan Croce del Sud del gruppo RM 21 svoltasi nel week-end del 14 e 15 aprile a Sezze. Sinceramente nono si può dire che tutto sia cominciato nel migliore dei modi; infatti alla partenza eravamo solo in tre: io, Francesco Stazi e Marco Battistini, oltre naturalmente ai due grandi capi Gianluca e Marco. Partiamo naturalmente un po’ sfiduciati ma, personalmente, certi e vogliosi di fare lo stesso un’ottima uscita (e spero di esserci riusciti). Arrivati al posto della partenza, dopo aver assistito alla Messa in una chiesa dove l’età media era di circa 70 anni, decidiamo di partire subito per arrivare prima del tramonto in un posto dove fosse stato possibile accamparsi con le tende. Qua cominciano i primi sintomi di un Francesco irritato e irritante che comincia a lamentarsi della strada con dietro Marco Stomeo che lo “sostiene” moralmente urlandogli di non mollare. Dopo circa un’ora di cammino perennemente in salita arriviamo in un posto che rinomineremo successivamente “galleria del vento” per il fatto che tutti i venti che esistono passano per quella zona sulla quale noi avevamo deciso furbescamente di montarci le tende e di cucinarci con i fornelletti. La notte passa senza problemi importanti da raccontare; arrivati alla mattina, dopo esserci ”lavati” e aver fatto colazione, ci mettiamo in marcia con destinazione una croce in vetta a una monte di cui ancora ignoro il nome. Come al solito, solita lite con Francesco per chi portasse per un po’ la tenda e successivamente partiamo sulle note di Domenica lunatica di Vasco, che sarà la colonna sonora di tutta l’uscita. Dopo un'oretta la fatica si comincia a far sentire e, con essa, cominciano anche le solite lamentele di Francesco con annesse urla dei capi; le uniche cose che ci danno la forza di continuare sono le persone che incontravamo per la strada che ci facevano capire che non eravamo gli unici pazzi a voler arrivare su quella maledetta cima!!! La strada continuava a salire ma, alla fine, siamo riusciti ad arrivare tutti (chi con le buone e chi no) e qui facciamo l’incontro più bello della giornata: una scolta che stava facendo il suo hike di partenza, essendosi persa, chiede a noi la strada per la stessa fontana dove dovevamo andare noi; dopo una rapida occhiata alla cartina antidiluviana che possedevamo, sicuri le indichiamo un sentiero che si rivelerà successivamente opposto a quello che portava veramente al luogo d’arrivo. Fortunatamente io, non fidandomi come al solito dei miei capi, chiedo a un buon uomo la strada da percorrere e lui ce ne indica un’altra. Così evitiamo di fare la stessa fine della povera scolta finita persa nel bosco per colpa nostra! Prendiamo il sentiero giusto e arriviamo alla fonte dove ci fermiamo, riempiamo le borracce e pranziamo sotto una bellissima ombra. Rifocillati e riposati, ripartiamo per ritornare al furgone e poi a casa: un’altra malsana idea ci porta a percorrere un sentiero a dir poco scosceso dove Francesco libera tutta la sua rabbia promettendo, come fa dopo ogni uscita, di lasciare gli scout. Arriviamo al furgone ormai distrutti e ci dirigiamo in paese dove davanti a noi compare una figura che pensavamo di non vedere mai più: la scolta di prima seduta alla fermata del COTRAL più stanca di tutti noi messi insieme; per farci perdonare le offriamo un passaggio fino a Ponte Mammolo dove prenderà la metro e uscirà definitivamente dalla nostra vita con tutti sensi di colpa collegati!!! Arriviamo a Roma distrutti ma sinceramente felici dell’uscita che avevamo fatto con una cosa in più: il proverbio ”il buongiorno si vede dal mattino” a volte può anche sbagliarsi… Per concludere aggiungo una frase che è stata la “massima” dell’uscita ”Accidenti all’ipocrisia, alla malinconia, alla noia che ci prende e che non va più via…come è simpatica questa domenica così LUNATICA…” Luca Mi permetto di aggiungere solo un paio di notazioni che completano il racconto di Luca. 1) I capi non sbagliano mai la strada. In un secondo momento hanno deciso di intraprendere un altro sentiero :-) 2) Questa è stata la mia prima uscita di clan dopo tanti anni, ma ho notato con piacere come lo spirito di clan non sia cambiato nel corso degli anni. E' cambiato solo l'equipaggiamento: si sono tolte dallo zaino le cose ingombranti e inutili (tipo maglioni, giacche a vento, cappelli e guanti di lana) a favore di cose più "tecniche" e utili in ogni circostanza (tipo telefonini di ultima generazione e lettori mp3, che si sa, quando tira vento e fa freddo... riparano dalle intemperie!!!). Per la prossima uscita occorrerà rivedere l'equipaggiamento: out gli scarponi e via libera agli infradito! Gianluca FotoCommenti dei visitatori
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Max 19Jun2007 08:24PM
Bel racconto Lu! e belle anche le foto dei fiori Giangi! Stai imparando bene!! eheh (ed hai anche una macchinetta migliore!)
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Bella Max!Giangi 27Jun2007 11:39AM
Bel commento che hai rilasciato Max!
Mi sorgono spontanee due domande: 1) Max, ti piacciono i fiori? 2) Max, ti piacerebbe fare il fioraio? |
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