Una giornata piena di rovi
Ci siamo visti alle 8 con Akela e il CdA. Siamo partiti con un furgoncino con i sedili talmente rovinati da essere pieni di buchi e di parti mangiate, e che neanche camminava. Nel viaggio abbiamo cantato: Un bravo lupo, Una sardina … e tante altre canzoni. Arrivati a Martignano abbiamo fatto gli angoli di Sestiglia, con due teli. Per fare gli angoli, ci siamo divisi in squadre: io ero con Shameil, Michelangelo, Vito. L’altra squadra era composta da Vittorio, Alberto, Francesco e Giovanni Paolo. L’angolo più bello è stato fatto da loro. Subito dopo abbiamo giocato a palla-lupetto e questa volta abbiamo vinto noi: 10 a zero!
Akela e Rama ci hanno fatto partecipare a una gara chiamata Orienteering, a cui hanno partecipato oltre alle nostre due squadre tante altre persone. Lo scopo del gioco era raggiungere dei punti contrassegnati da numeri da 1 a 10, guidati da una bussola dataci da Rama. Per nostra sfortuna, arrivati al quarto punto, abbiamo preso una scorciatoia: era piena di crani di animali morti e di rovi!
Dopo un po’ di tempo siamo arrivati al punto successivo, però per raggiungerlo avevamo dovuto attraversare una zona piena di calabroni. Per nostra fortuna c’era Akela che ha detto a Rama di andare lui fino al punto. Francesco era stato attaccato da un calabrone alla testa, ed era riuscito a schiacciarlo prima che lo pungesse. Arrivati in cima abbiamo visto una persona che partecipava alla gara che era stata punta al ….
Dopo un po’ di tempo tutti scherzavamo e ci dicevamo l’un l’altro che bisognava pregare di tornare vivi a casa. Giunti finalmente all’arrivo – ultimi! – abbiamo bevuto tanta acqua. Finalmente c’è stato il pranzo: a un certo punto è arrivato un cagnolino e gli abbiamo dato da mangiare: ma aveva molta paura.
Dopo pranzo abbiamo provato la recita. Poi siamo risaliti sul furgoncino che neanche camminava. Durante il viaggio abbiamo incontrato un sacco di buche, ma per fortuna il furgoncino non si è fermato. Mentre tornavamo alla parrocchia abbiamo giocato agli indovinelli. Poi, arrivati siamo scesi e tutti ce ne siamo tornati alle nostre case.
Giulio
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