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““Mi ritrovai per una selva oscura, che la diritta via era smarrita” Così il Sommo Poeta narrava l'inizio della sua peregrinazione nell'Inferno, frase che si adatta alla perfezione al nuovo gioco del Clan CdS: “Trova dove si mette l'olio al Ducato” in quanto la conclusione del gioco portava a smarrirsi in un labirinto di tubi, tubicini e tubetti senza arrivare ad una risposta. (A proposito: Nanni, ma dove si deve mettere l'olio??) Finito il passatempo si parte verso una meta ai più sconosciuta, dopo 3 giri completi del Raccordo Anulare, un pieno di GPL e tutti che strada facendo dicono: “Ah, ma io qui ci sono già stato!” (salvo poi smentire immediatamente dopo) finalmente si arriva dopo un'oretta e mezza di macchina. Lasciamo i mezzi praticamente in mezzo alla strada e si comincia la cerimonia della Partenza di David: momento molto bello di condivisione e toccante quando si deve passare ai saluti con David che comincia ad intraprendere la sua nuova Strada. Ci si mette in marcia e dopo aver sbagliato sentiero una decina di volte si decide di mangiare e accamparci con le nostre tende blu Puffo in uno spazietto minuscolo con una pendenza allucinante: insomma, condizioni ideali per dormire. All'alba dopo aver fatto a cazzotti col pinguino, entrato insieme al freddo mattutino nelle nostre tende, ci si mette in marcia verso la vetta su un sentiero ben battuto. Appena arrivati parte il torneo di Clan “Fai canestro con un sasso tra il braccio e il corpo della statua del Santo”, torneo del quale la direzione rimane all'oscuro! Dopo aver eletto il vincitore si recita l'Angelus scaricato tramite Wap in seduta stante grazie a Max ed al suo telefono tuttofare, della serie “Ogni tanto quelle sue cavolate servono davvero!” e poi si comincia a cucinare, in teoria sarebbe previsto un menù uguale per tutti, ma per chiamare pasta all'amatriciana alcuni intrugli ci vuole davvero fantasia. Cerchiamo di ripulire il posto e poi si parte con un super mega maxi nascondinone a squadre, dove l'estro (e la follia) di noi tutti ci portano ai nascondigli più lontani (vero David?), più strani (Max ricoperto interamente da un tappeto di foglie secche). La giornata purtroppo volge al termine, i capi vanno a riprendere gli automezzi mentre sul piazzale Bizio tira fuori l'immancabile pallone arancione e si gioca tutti insieme a tedesca. Un paio d'ore di macchina e 2 km di fila al casello per tornare, messa all'eremo e finalmente si ritorna a casa, stanchi ma con la consapevolezza di aver messo qualcosa di nuovo e importante nel nostro personale zaino.
Mang
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Mantide Cibernetica